Alla scoperta della Mulattiera militare di Velezza
8 dicembre 2002.
Croda Alta (1552 m slm) e Croda Bassa (1421 m. slm) di Veleza. Questo gruppo roccioso costituiva insieme alla Croda di Paterna e al Col Burgion la prima linea di difesa a protezione delle batterie corazzate di Col Vidal. Sulla Croda Bassa venne eretto un osservatorio, "la Casermetta" da cui si potevano osservare tutti i movimenti lungo la sottostante Valle dell'Ansiei.
Nel 1985 avevamo segnato il sentiero che da Veleza saliva alla Val del Tribol, sentiero che è eufemistico definire ripido. La mulattiera militare che serviva le trincee e i baraccamenti saliva invece a tornanti, a cavallo del confine amministrativo fra i comuni di Lozzo e Auronzo, contesa alla storia dalla lenta ma inesorabile crescita boschiva.
Il tardo autunno e l'inverno senza neve sono i periodi migliori per l'esplorazione di vecchi sentieri perduti. E infatti, nonostante l'abbondante lettiera di foglie di faggio, il percorso originale della mulattiera è lentamente riaffiorato, proprio quando Eugenio stava dando inizio a quello che sarebbe stato un lunghissimo rosario di imprecazioni contro la malasorte. Evidentemente "l'avea dormiu col cu descuerto".
Oltre a tutta una serie di trinceramenti abbiamo scoperto una ampia grotta che serviva senza dubbio da rifugio ai soldati qui stanziati. La grotta è decentrata rispetto al sentiero principale che sale sulla costa. Poco distante dall'entrata Eugenio ha, con grande sorpresa, rinvenuto, a suo dire, il più grande carpino mai visto sul comune di Lozzo (qui non riprodotto).
Salendo alla sommità della Croda Bassa si incontra l'osservatorio costruito per tenere sotto controllo i movimenti nel fondovalle e conosciuto come ":la Casermetta". La costruzione ha una pianta di 10x5 metri, i muri perimetrali sono ancora in buono stato mentre il tetto ha ceduto. Ogni volta che passiamo di qui ci chiediamo cosa potremmo fare per salvare questo "segno della guerra".
La foto di rito ai piedi della Costa dell'Erba, lingua erbosa che dal Masaré sale vertiginosamente fra la Croda Alta e quella Bassa. Ma allora, vogliamo farla o no questa associazione ? È il dubbio che sta rodendo Eugenio e Beppino!. Da Gruppo Antichi Sentieri ad Associazione Antichi Sentieri. E tutto questo non per le nostre manie di grandezza, che pur abbiamo, ma solo per poter accedere a qualche possibile finanziamento.... Vedremo!
Sulla sponda sinistra della Val del Piave si erge, dominante, la mole del Tudaio, altro sito adibito a roccaforte durante gli eventi preparatori alla Prima Guerra. Non si può fare a meno di salire ai Forti e assaporare, da questo privilegiato balcone, uno fra i più bei panorami delle Dolomiti.
Anche se a quote inferiori, le balze rocciose della Croda Alta, qui riprese dalla sommità della Croda Bassa fanno comunque ..... girare la testa. Se poi avete la fortuna di veder "salterellare" fra quelle aeree rocce qualche camoscio, allora non vi resta altro che sedervi e pensare se la conquista della stazione eretta, per noi bipedi, sia stato veramente un salto evolutivo.
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