Descrizione introduttiva degli interventi previsti nell'areale dei Colli (tratta dalla relazione di progetto).
PREMESSA GENERALE.

I territori interessati dagli interventi sono situati nella provincia di Belluno che fa parte della Regione del Veneto appartenente alla repubblica italiana. Il territorio della provincia di Belluno rientra nei 53 programmi Interreg III A (2000-2006) avviati dalla Comunità Europea per promuovere e realizzare strategie comuni per sostenere lo sviluppo delle regioni o distretti economico-sociali transfrontalieri. Il progetto prevede interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, in particolare di quello ancora presente lungo i fronti interessati dagli eventi della prima guerra mondiale in provincia di Belluno e le azioni di promozione ad esso relative.

Il progetto coinvolge i territori delle Cominità Montane dell'Agordino, del Centro Cadore, della Valle del Boite e del Longaronese-Zoldano, dove saranno sviluppate due linee tematiche di intervento:

  • la prima riguarda la linea del fronte, che interessava il comune di Auronzo (attraverso il museo all'aperto di Monte Piana) fino al confine con i comuni di Cortina e da qui verso Dobbiaco, e Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore e Colle Santa Lucia, per la realizzazione attraverso interventi di recupero dei manufatti storici, dei musei all'aperto e la valorizzazione di quelli esistenti (Museo della Marmolada a Serauta).
  • la seconda riguarda la seconda linea (linea gialla o Cadore-Maé) che interessa il Centro Cadore e le sue fortezze spingendosi fino al Monte (con forte) Rite ed agli altopiani del Pelmo, con il collegamento verso l'Agordino attraverso la F.lla Moschesin ed i forti del Monte Zèlo posizionati alla Sella del Col dei Ciò e a F.lla Polega e dalla stretta sulla statale agordina verso gli altopiani dei Piani Eterni all'interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. In questo caso saranno attuati interventi di recupero di strutture puntuali (malga Foca) e di pulitura, messa in sicurezza degli spazi in prossimità delle grandi strutture fortificate nonché la sistemazione della viabilità di accesso alle stesse. Ciò consentirà la fruizione immediata delle località e la visibilità dei siti.
Oltre alle azioni di recupero saranno predisposte con il progetto una serie di iniziative promozionali. Esse riguardano le pubblicazioni di guide tematiche, depliant monotematici, la raccolta e traduzione di documenti presenti negli archivi italo-austriaci di materiale riguardante le aree di studio.

INTERVENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI LOZZO DI CADORE

Il progetto da realizzare nell'ambito del territoriale del comune di Lozzo di Cadore prevede il recupero di una serie di elementi realizzati durante il periodo della grande guerra (1915-1918) lungo la seconda linea ed in particolare nell'areale di Col Vidal. Tali territori rientrano in aree di proprietà del comune di Lozzo di Cadore ed in particolare sono inseriti nel Piano Regolatore Generale (P.R.G.) in zona territoriale omogenea (Z.T.O.) di tipo E.

Alla luce dei sopralluoghi effettuati per la redazione del progetto definitivo e sulla scorta delle indicazioni del progetto preliminare sono state fatte le seguenti considerazioni:
  • esistono nell'area serie notevole di manufatti e di siti risalenti alla grande guerra
  • tutti questi elementi sono sparsi lungo la sentieristica esistente, o sono attualmente strade comunali, spesso non indicati da segnavia CAI
  • sussistono in varie località del Col Vidal manufatti architettonici che testimoniano le attività svolte prima e durante il conflitto che hanno la necessità di essere recuperati anche con funzioni logistiche per il controllo e la gestione del territorio. A tal proposito giova ricordare che tutto il complesso del forte basso e alto del Col Vidal insistono ancora in area demaniale, a cui sono stati richiesti i pareri di disponibilità ad operare per le manutenzioni straordinarie del presente progetto, in attesa di perfezionare le acquisizioni
Alla luce di queste considerazioni l'amministrazione comunale in accordo con il progettista hanno ritenuto opportuno proporre una serie di priorità:
  • individuare alcuni siti prioritari all'interno dei quali sviluppare gli interventi di recupero, mettendoli in collegamento con la sentieristica sviluppata sull'altipiano dai Gruppi volontari locali
  • privilegiare interventi di recupero della sentieristica e delle strade di accesso all'altopiano con i loro manufatti di corredo (ruderi di casermette, cavernette, muretti in pietrame) in modo da permettere l'utilizzo in sicurezza di tali strutture, consentendo inoltre la presenza sul territorio ai gruppi locali di volontariato, che garantiscano in futuro la gestione degli interventi
  • inserire tali manufatti in percorsi escursionistici che valorizzino l'altopiano del Col Vidal da sempre meta di visitatori del Centro Cadore.
(...) In base alla precedente descrizione gli interventi sono stati individuati nei seguenti areali:
  • strada di accesso a Pian dei Buoi (sora Crepa-Pian dei Buoi)
  • strada (sentiero di Val da Porte) da Pian dei Buoi a strada per il Col Vidal
  • strada e pianoro di fornte al Col Cervera (sentiero per il Col Cervera)
  • areale del forte basso di Col Vidal
  • sentieristica diffusa nei pressi del forte di Col Vidal e collegamenti con Cervera-Pian dei Buoi
(...)